OSPITI: Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti, Ensemble Cremona Antiqua, Cristina Zavalloni, Aram Ipekdjian, Paola Crisigiovanni, Marcelo Nisinman, Umberto Clerici, Gianni Lenoci, Damiana Mizzi, Alessandro Tampieri
LUOGHI: MONOPOLI Chiostro di Palazzo San Martino ALBEROBELLO, Piazza del Trullo Sovrano PALO DEL COLLE, Chiesa del Purgatorio MARTINA FRANCA Fondazione “Paolo Grassi”
17 LUGLIO
In collaborazione con il Festival della Valle d’Itria
Claudio Monteverdi L’INCORONAZIONE DI POPPEA
Progetto workshop Accademia del Belcanto «Rodolfo Celletti»
Poppea Quiteria Muñoz Nerone Shaked Bar Ottavia Anna Bessi Ottone Francesca Sartorato Seneca Nicolò Donini Drusilla Tal Ganor Arnalta Ilham Nazarov Nutrice Giampiero Cicino
Ensemble di strumenti originali Cremona Antiqua
direttore Antonio Greco
riduzione drammaturgica e realizzazione semiscenica Gianmaria Aliverta
scene Raffaele Montesano costumi Alessio Rosati
5 AGOSTO
Nel centenario del genocidio armeno
GUSAN MYSTIKZ Ricercare nella musica tradizionale armena
Larssen Trio
Aram Ipekdjian duduk Gabriele Panico aka Larssen elettronica Paolo Modugno dhol, percussioni
9 AGOSTO
GALA LIRICO
Vincitori PREMIO internazionale di canto «VALERIO GENTILE» 2014
Maria Laura Iacobellis soprano
19 & 20 AGOSTO
BARRIO DE TANGO
Marcelo Nisinman & Ensemble ‘05
Qualche anno prima che venisse ballato da Maria Schneider e Marlon Brando sulle note del jazzista argentino Gato Barbieri, il tango ha avuto il suo Sessantotto. Ed Astor Piazzolla – l’inventore del tango moderno, che in Europa ha avuto proprio Parigi come cassa di risonanza – ne è stato il profeta. Inevitabile per un «rivoluzionario» come lui, un innovatore che aveva tolto quella musica dai bordelli, per nobilitarla e portarla nelle sale da concerto. Nel 1968 fece anche di più, costruendo intorno al «pensiero triste che si balla» l’«operita» Maria de Buenos Aires, che il suo unico e prediletto allievo, il bandoneonista Marcelo Nisinman, presentò nel 2006 in un straordinaria ripresa italiana insieme all’Ensemble ’05. Formazione con la quale adesso torna a collaborare dopo diversi anni, per un rendez-vous ancora una volta nel nome del compositore argentino di origini pugliesi, del quale Nisinman e l’Ensemble ’05 proporranno alcune tra le pagine più celebri accanto a pezzi originali dello stesso Nisinman.
Marcelo Nisinman bandoneón Federica Vignoni violino Massimo Felici chitarra Antonia Valente pianoforte Daniele De Pascalis contrabbasso
23 AGOSTO
Nel centenario del genocidio armeno
GAYANEH E ALTRE STORIE ARMENE
Federica Vignoni violino Roberto Mansueto violoncello Antonia Valente pianoforte
Molto usata anche nel cinema, da Billy Wilder (Uno, due, tre), Woody Allen (Scoop) e Joel Cohen (Mr. Hula Hop), la Danza delle spade è il brano più celebre del compositore armeno Aram Khachaturian. Ed è tratta dal balletto Gayaneh, dal nome della giovane contadina protagonista della storia che ispira il titolo di questo progetto sonoro dell’Ensemble ’05 nel centenario del genocidio armeno. Una tragedia che viene ricordata con le musiche di autori armeni del recente passato, come Khachaturian, appunto (del quale viene proposta una suite proprio dal Gayaneh), o di Armen Tigranyan, ma anche di Eduard Abrahamyan e Arno Babadjanian. Così come di compositori dei nostri giorni, come l’anziano Tigran Mansurian e il più giovane Vache Sharafyan. Senza dimenticare Komitas Vardapet, padre Komitas, al secolo Sogomon Sogomonian, l’archimandrita della chiesa apostolica armena e papà della moderna musica di quel popolo, del cui martirio fu testimone diretto con ferite dalle quali non riuscì più a guarire.
25 agosto
SUITE AL CUBO
Umberto Clerici violoncello
Il termine «Suite» significa successione. E, infatti, nelle sue Suite per violoncello solo, Bach stilizzò forme di danza eterogenee nate e sviluppatesi nel corso di molti anni e in aree geografiche molto diverse, accostandole, appunto, in successione. Da questo concetto di eterogeneità germina la Suite al cubo, in cui l’idea stessa di una successione di brani diversi viene moltiplicata per se stessa, e la diversità fra i brani di cui è composta viene estremizzata: ne deriva un corpo musicale organico che ruota attorno a un centro tonale comune, caratterizzato da una grande varietà di generi e stili, ma che mantiene la stessa struttura drammaturgica delle suite di Bach, per le caratteristiche e il ruolo che le singole danze hanno al suo interno.
27 agosto
PICTURES AT ANOTHER EXHIBITION
Ensemble ‘05
Dai quadri di un’esposizione all’altra. Passeggiando all’interno di un museo immaginario, sulle musiche di Leo Brouwer e Modest Musorsgskij, cui il grande compositore e chitarrista cubano qualche anno fa strizzò l’occhio con il suo Pictures at Another Exhibition per pianoforte, violino e corno. Il confronto è tutto da ascoltare. Perché anche Brouwer si fece ispirare dalla pittura. Sei opere d’arte, dal Giardino delle delizie di Bosch alla Pop Construction di Rauschenberg, passando per Delacroix, Goya, Lam e Modigliani, per una sequenza ricca della vitalità ed energia latino-americana. Mentre, com’è noto, Musorgskij nel 1874 trovò ispirazione in una collezione di quadri dell’amico Viktor Hartmann scomparso l’anno prima, completando una partitura per pianoforte successivamente orchestra da Maurice Ravel. Qui, invece, il Festival Ritratti presenta I quadri di un’esposizione nella versione per pianoforte, archi e percussioni realizzata da Clarice Assad.
30 AGOSTO
Nel centenario del genocidio armeno
POUR TOI, ARMÉNIE (omaggio a Charles Aznavour)
prima nazionale
Dopo l’esperienza del cd Solidago di alcuni anni fa, Cristina Zavalloni – voce versatile in grado di spaziare dal jazz al repertorio classico, antico e contemporaneo – torna a celebrare Charles Aznavour, lo straordinario chansonnier di origine armena (il cui vero nome è Shanhour Vaghinagh Aznavourian) che non sarebbe potuto nascere se la madre non fosse sopravvissuta al genocidio del 1915. Nel centenario della tragedia, ancora scolpita nella memoria del popolo discendente dal leggendario Haik, Pour toi, Arménie è contemporaneamente un delicato tributo a uno dei grandi poeti della musica transalpina, tra i pochi a conquistare persino il difficile pubblico americano. Dunque, un omaggio alle sue indimenticabili melodie, per l’occasione riarrangiate da Paola Crisigiovanni e, in un progetto originale e inedito, reinterpretate dalla cantante emiliana nel suo inconfondibile stile eclettico e trasversale, qui sostenuto dall’Ensemble ’05, formazione «a geometria variabile» nella quale convivono un’anima acustica e una elettrica, una classica e una sperimentale.
Cristina Zavalloni voce
Ensemble ‘05
Cristiano Arcelli sax Massimo Felici chitarre Paola Crisigiovanni pianoforte Pasquale Gadaleta contrabbasso Cristiano Calcagnile batteria Sara Sartore oboe Federica Vignoni, Silvia Grasso violino Marta Cacciatore viola Ludovica Rana violoncello
16 SETTEMBRE
Musicisti di Puglia
MUSICA EX MACHINA
Omaggio a Domenico Guaccero
Il fascino del suono nell’elaborazione elettronica, e la sua organizzazione in tempo reale, attraverso la composizione istantanea, sono due elementi che hanno segnato la ricerca di Domenico Guaccero, compositore barese di Palo del Colle che fu uno dei compositori italiani più rappresentativi della Nuova Musica negli anni ‘60 e ‘70, la cui attitudine alla sperimentazione lo portò ad essere tra i pionieri della ricerca elettronica, anche nel teatro, tra i terreni privilegiati della propria attività e riflessione. Con elaborazioni e improvvisazioni elettroacustiche della sua produzione, Gabriele Panico, Gianni Lenoci e Massimo Felici omaggiano una delle dimensioni più radicali del compositore pugliese attraverso sintesi, nastri, campionamenti e modulazioni: l’improvvisazione elettroacustica diviene, così, il terreno di confronto tra musica da camera e jazz d’avanguardia, psichedelia e musica concreta, in un processo creativo dal moto sempre nuovo, in sintonia con il musicista più libero del Novecento italiano.
Gabriele Panico/ Gianni Lenoci/ Massimo Felici
30 SETTEMBRE
RARIORA ET MIRABILIA
Rarità e Capolavori per violino, viola e viola d’amore
Recital di Alessandro Tampieri
Forse pochi ricordano Enrico Maria Salerno e le gemelle Kessler esaltare ognuno il proprio strumento all’inizio della splendida commedia musicale di Garinei e Giovannini Viola, violino e viola d’amore. Alessandro Tampieri, primo violino dell’Accademia Bizantina e membro stabile dei più rinomati complessi di early music europei e americani, che negli anni ha costantemente allargato i propri interessi nel campo della musica antica (con un particolare talento per l’improvvisazione), è un virtuoso di tutti e tre questi strumenti. E ne dà ampia dimostrazione in un unico concerto nel quale passa dai lavori di due autori del Barocco sconosciuti al grande pubblico, lo svedese Johan Helmich Roman e il tedesco Christian Petzold, a due mostri sacri dello stesso periodo, Telemann e Bach. Di quest’ultimo il musicista ravennate, il cui talento già da qualche anno è al servizio degli allievi del Conservatorio di Monopoli, esegue la Partita in Re minore BWV 1004, uno dei monumenti della letteratura violinistica di tutti i tempi.
2 OTTOBRE
Musicisti di Puglia
MAURO GIULIANI un virtuoso pugliese a Vienna
Il Festival Ritratti presenta, in collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi, il cd Mauro Giuliani: Rarities and Masterpieces selezionato e finanziato con il contributo di Puglia Sounds. Dopo Morning In Iowa (Soundset, U.S.A. 2012) e Ulysses (Digressione Music, 2013), è la terza produzione discografica dell’Ensemble ’05, che rende omaggio a un grande musicista pugliese con un disco che viene presentato da Marco Riboni, autore della monografia edita da Epos nel 2011. Nato a Bisceglie, amico e contemporaneo di Rossini, di Beethoven e di Schubert, che ne stimavano le qualità di virtuoso e compositore, Mauro Giuliani fu l’esponente più rappresentativo della chitarra durante il classicismo viennese. Virtuoso da camera dell’Imperatrice Maria Luisa, Giuliani ha lasciato circa 200 composizioni per chitarra, di musica vocale e da camera, oltre a tre Concerti per chitarra e orchestra.