APERTURE STRAORDINARE
in collaborazione con Doppelgaenger e Galleria Marina Bastianello, Associazione Amici di San Salvatore e Asp-Romanelli Palmieri
CASA SANTA
CHIESA DI SANTA MARIA DELLA ZAFFARA
CHIESA DI SAN GIOVANNI
in mostra:
GIULIANA STORINO
Galleria Marina Bastianello
CICÀDIDI la cadenza della vita
2021 elaborazione digitale, suono, stampa su carta retroilluminata cm 103×103*
*IMMAGINE GENEROSAMENTE CONCESSA DALL’ARTISTA PER L’IDENTITA’ GRAFICA DI RITRATTI 2023
2018 installazione audiovisiva in sitespecific dimensioni ambientali
I VERTEBRATI
2021 elaborazione digitale stampa su carta matte retroilluminata 169x65cm
BUCO D’ACQUA
2014 terreno sedimentato, 15 esemplari stagno e matita su carta; ferro e legno 153x126cm, h 90cm
STELLA IN ARABESCO
2014; 2018 terra sedimentata e stagno su tela, dittico n.2 80x60cm
RADURA*
2012-2018 terreno sedimentato su tela 120×100 cm
*in esposizione presso l’Atrio della Biblioteca Rendella
RIZOMA
2011 terreno sedimentato su tela 160x120cm
OGNI ONDA SA DI ESSERE MARE
Zaffiro 2023 stampa su plexiglass retroilluminata 169x65cm
I VERTEBRATI Quelli che vanno
2021 elaborazione digitale, stampa Fine Art, installazione 296×21, 5cm;
I VERTEBRATI Quelli che restano
2021 elaborazione digitale, stampa Fine Art installazione dimensioni variabili 71x21cm, h 70cm
PILASTRI DI LUCE*
2019-2020 ferro saldato, PVC, film olografico h 3m, Ø 25cm
*in esposizione presso Santa Maria Amalfitana a partire dal 22 luglio
SARAH JÉRÔME
DOPPELGAENGER
TRIPTYQUE
2016 tecnica mista su carta da lucido
ARBRE
#1 #2
2014 china su carta
JARDIN
#1 #2 #3 #4
2016 olio su carta oleata
PENSÈE
2015 scultura in pietra
LA VAGUE
tecnica mista
SENZA TITOLO
2012
Sarah Jérôme arriva alla pittura e alla scultura dopo tredici anni trascorsi nel mondo della danza: disciplina, quest’ultima, di cui l’artista conserva una certa filosofia. Non si potrà fare a meno di considerare l’importanza che il corpo umano – in particolare modo quello femminile – acquisisce all’interno delle carte oleate e delle sculture di Sarah Jérôme: un corpo che emerge da materia informe simile a un magma o da processi di combustione e trasformazione minerale. Talvolta, da elementi vegetali o animali, come nella più classica delle metamorfosi. Il mormorio dei fossili allude agli svariati echi provenienti dal nostro passato: sia esso mitico, letterario o psichico. «Il corpo – dice Sarah Jérôme – è il nostro comune denominatore, il teatro dei nostri desideri e delle nostre sofferenze. Alla stregua di un sito geologico formato da strati, è attraverso il corpo che la memoria si imprime, ed è attraverso di lui che siamo in grado di comunicare.» Sarah Jérôme esplora questo sito geologico che è il corpo cercando di riconciliare le antinomie che l’abitano, o che esso abita: sogno e realtà, bellezza e ripugnanza, femminilità e mascolinità, intimità e superficialità. Le opere in mostra sono chiara testimonianza di questa costante tensione, a un tempo onirica e mitopoietica, tra la grossolanità dell’informe e la delicatezza dei corpi.
Doppelgaenger nasce nel 2012: la sua ricerca è rivolta alle attuali espressioni della figurazione; all’installazione e alla performance; alle arti parietali. L’associazione ha portato avanti un’attività costruita attorno a progetti di ampio respiro e dalla forte identità culturale, orientati spesso a continuare e svilupparsi nel tempo: nell’interazione tra artisti e negli interventi di arte urbana, come nelle peculiari opere murali, sempre progettate sulla specifica dimensione degli spazi espositivi, o – ancora – attraverso un robusto filone di arte femminile.