Cristina Zavalloni

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Cristina Zavalloni nasce a Bologna. Di formazione jazzistica, intraprende lo studio del belcanto e della composizione presso il Conservatorio della sua città e per molti anni si dedica anche alla pratica della danza classica e contemporanea. Si esibisce nei più importanti teatri, stagioni concertistiche, festival jazz di tutto il mondo tra cui il Montreux Jazz Festival, North Sea Jazz Festival, Free Music Jazz Festival di Anversa, Moers Music, Bimhuis, London JazzFestival, Klara Festival, International Jazz Festival di Rotterdam, Concertgebouw di Amsterdam, Concertgebouw di Bruges, Lincoln Center e Carnegie Hall, Walt Disney Hall, Teatro alla Scala di Milano, Palau de la Musica (Barcellona), Barbican Center, Beijing Concert Hall, Moscow International House, Wien Konzerthaus, Grande Auditório – Fundação Gulbenkian (Lisbona), Les Nuits de Fourvière (Lione), New Palace of Arts Budapest, Auditorium Parco della Musica di Roma, Blue Note di Milano, Casa del Jazz di Roma, Umbria Jazz, Suoni delle Dolomiti, Teatro La Fenice, Teatro Filarmonico di Verona, Teatro Comunale di Bologna.

Si è esibita con orchestre quali la London Sinfonietta, BBC Symphony Orchestra, Schoenberg Ensemble, Sentieri Selvaggi, Musik Fabrik, Orkest De Volharding, Orchestra della Rai Torino, Los Angeles Philarmonic, Bochum Philarmoniker, ORT, Orchestra Toscanini, Irish Chamber Orchestra. Collabora con il compositore olandese Louis Andriessen, che ha scritto per lei alcuni dei suoi più recenti lavori tra cui Passeggiata in tram per l’America e ritorno, La Passione, Inanna, Letter from Cathy, Racconto dall’Inferno, la parte di Dante ne La Commedia (in prima mondiale alla Walt Disney Hall di Los Angeles e alla Carnegie Hall di New York nel 2010), e il monogramma Anais Nin (2010), il ruolo di Sor Juana Ines de la Cruz in Theatre of the World, ispirata alla vita di Athanasius Kircher (Los Angeles  e Amsterdam, 2015). Nel 2012, è ospite speciale del Premio Django Reinhardt dell’Académie du Jazz de France. Debutta alla Fundação Gulbenkian di Lisbona, con la prima portoghese di Per Caso Aznavour. Debutta al Beijing Concert Hall, con Racconto dall’Inferno di Andriessen, e partecipa al progetto Strange Fruit di Fabrizio Cassol, al KVS e al Theatre National di Bruxelles. Ritorna inoltre al West Cork Chambers Music Festival con il debutto in Phaedra di B. Britten e riprende il Combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi-Battistelli, con la regia di Martone, alle Terme di Caracalla di Roma. Debutta al Konzerthaus di Vienna nell’ambito del 100° anniversario di Pierrot Lunaire di Schoenberg, con Moonsongs di Uri Caine. Chiude l’anno con un concerto alla Perm Philharmonie, un ritorno a Mosca, alla Moscow International House assieme ai Virtuosi Italiani, un’esibizione a Bangkok con la Bangkok Symphony Orchestra. Seguono il debutto nel progetto Barocco! con il gruppo Brass Bang! e la ripresa di Moonsongs di Uri Caine. Debutta in The rape of Lucrezia (Teatro Alighieri di Ravenna, Teatro Valli di Reggio Emilia e Maggio Musicale Fiorentino). Prosegue nella tournée di presentazione del suo ultimo progetto discografico, La donna di cristallo, assieme alla Radar Band, con concerti al Torino Jazz Festival (27 aprile), dove riscuote un clamoroso successo, davanti a un pubblico di 10’000 persone. Nel 2013, Cristina Zavalloni è inoltre protagonista di Carmen nell’inedita rilettura dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Tra gli impegni del 2014, l’esecuzione di Folk Songs di Berio per la Società del Quartetto di Milano. Nel 2015 debutta ne El Amor Brujo di De Falla con l’ensemble olandese Ludwig. Si esibisce alla Philarmonie di Colonia cantando La Passione di Andriessen e al Castello di Varsavia con Andrea Rebaudengo. Nel Centenario del Genocidio degli Armeni, dà vita al progetto Pour toi Arménie – omaggio a Charles Aznavour – insieme al gruppo pugliese Ensemble ’05. Il lavoro viene presentato a Monopoli, Bari e L’Aquila. Nel 2017 partecipa a una produzione dedicata a Salvatore Sciarrino, insieme all’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius e alla presenza del compositore, e  partecipa al Festival di Stresa alla prima italiana del Peter Pan di Bernstein, diretta da Gianandrea Noseda. Sempre nel 2017,, presenta il suo CD Special Moon al Teatro Comunale di Bologna, con ospite il genio dell’elettronica norvegese Jan Bang. E’ l’inizio di una felice collaborazione.

 

Il 2019 inizia con la partecipazione allo spettacolo Libero è il mio canto, messo in scena alla Sala Sinopoli dell’Auditorium di Roma in occasione della giornata della memoria e realizzato insieme al musicista e ricercatore barese Francesco Lotoro. Con lui si esibisce anche pochi giorni dopo al Quirinale, in diretta televisiva e alla presenza del Capo dello Stato Mattarella. Ad aprile 2019, esegue in prima italiana il brano Le livre de Beaudelaire di John Adams, insieme all’Orchestra Toscanini di Parma diretta da Marco Angius. Il 20 luglio, in occasione dei 50 anni dall’allunaggio, si esibisce nella Piazza Maggiore della sua città in un trittico di brani dedicati alla Luna, tratti dal suo ultimo CD Special Moon.

Dal 2017, Cristina Zavalloni si dedica all’insegnamento in modo regolare. Lavora stabilmente presso il Saint Louis College of Music di Roma, dove tiene corsi di improvvisazione e canto jazz. Nell’anno 2019/2020, sarà una delle docenti del corso di perfezionamento internazionale ANFIBIA, organizzato da Leggere Strutture (Bologna).

La discografia di Cristina Zavalloni prevede lavori a suo nome e diverse collaborazioni. Ha inciso per alcune delle più prestigiose etichette discografiche, tra cui: Decca, Deutsche Grammophon, Nonesuch, Winter&Winter, Cantaloupe Music, Blue Note. Ha pubblicato presso Egea IDEA (2006), Tilim –Bom (2008), Solidago (2009), La donna di cristallo (2012). Registra attualmente per Encore Jazz.

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