Richard Galliano

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Richard Galliano ha studiato pianoforte e fisarmonica dall’età di 4 anni, con suo padre Lucien Galliano , fisarmonicista e insegnante. Particolarmente dotato , arrivò a Parigi nel 1975 e conobbe Claude Nougaro, di cui divenne amico, fisarmonicista ma anche direttore, fino al 1983. Da questa stretta collaborazione nasceranno molte canzoni che fanno parte del patrimonio  della canzone francese, come Allée des brouillards, Des Voiliers, Vie Violence . Il secondo incontro decisivo si terrà nel 1980, con il compositore e bandoneonista  argentino Astor Piazzolla . Astor lo incoraggerà fortemente a creare la “New Musette” francese ,  poiché egli stesso ha inventato il “New Tango” argentino. Durante la sua lunga e prolifica carriera, Richard Galliano ha registrato oltre 50 album con il suo nome. Ha collaborato con un numero impressionante di artisti e musicisti di prestigio: Chet Baker, Eddy Louiss, Ron Carter, Wynton Marsalis, Charlie Haden, Gary Burton, Michel Portal, Toots Thielemans, Kurt Elling, per il jazz. Serge Reggiani, Claude Nougaro, Barbara, Juliette Greco,  Dick Annegarn, Georges Moustaki, Allain Leprest, Charles Aznavour,  Serge Gainsbourg, per la canzone francese. Nigel Kennedy per il repertorio classico e un gran numero di orchestre. Durante i suoi tour in tutto il mondo, si esibisce nei più prestigiosi teatri:  il Lincoln Center di New York, la Victoria Hall di Ginevra, l’Accademia Santa Cécilia di Roma,  il Théâtre des Champs-Élysées di Parigi, il Teatro Marinsky di San Pietroburgo, Le nuove filarmoniche di Amburgo e Parigi.

Nel 1997 Richard Galliano ha ricevuto il Victoire de la Musique Jazz per il suo album New York Tango .

Fu di nuovo nel 1998 per un nuovo Victoire de la Musique Jazz per l’album Blow Up , registrato in duetto con Michel Portal. Nel 2009 in Francia è stato nominato Ufficiale dell’Ordine delle Arti e delle Lettere, e comandante dello stesso Ordine nel 2011. Nel 2010, ha ricevuto il Premio SACEM per il miglior lavoro pedagogico per il metodo della  fisarmonica che ha realizzato con suo padre Lucien Galliano, a Éditions Lemoine.Ha registrato un album di Bach alla Deutsche Grammophon nel 2010: quest’ album ha battuto i classici record di vendita e ha superato le 70.000 copie vendute. Ha vinto il Victoire de la Musique Classique nel 2014 e ha anche ricevuto il  remio per il miglior compositore dell’anno 2014 .

Continuando sempre più frequentemente a registrare repertori classici,  nel 2016 ha registrato un nuovo album, questa volta dedicato al lavoro di Wolfgang Amadeus Mozart . L’anno 2016 ha visto anche l’uscita di un nuovo album di quartetto New Jazz Musette pubblicato  sotto l’etichetta italiana Ponderosa music & art, trent’anni dopo l’album Spleen che ha introdotto precisamente nel 1985 il concetto musicale chiamato New Jazz Musette. Nel 2016 è stato promosso a Ufficiale dell’Ordine nazionale al merito dal Presidente della Repubblica François Hollande.

Tutte le più importanti sale da concerto d’Europa, USA, Sud America e Australia (Carnegie Hall e Lincoln Center di New York, Filarmonica di Berlino, Konzerthaus di Vienna, Mozarteum di Salisburgo, Filarmonica di Colonia, Herkulessaal di Monaco, Filarmonica di San Pietroburgo, Wigmore Hall e Queen Elizabeth Hall di Londra, Teatro Colon di Buenos Aires) hanno ospitato un concerto di Enrico Bronzi.

La sua ricca esperienza da solista l’ha portato a imporsi in importanti concorsi internazionali e collaborare con grandi artisti come Martha Argerich, Alexander Lonquich, Gidon Kremer, e complessi quali il Quartetto Hagen, la Kremerata Baltica, Camerata Salzburg e Tapiola Sinfonietta.

L’attività da solista di Enrico Bronzi si affianca a quella, altrettanto intensa con il Trio di Parma, ensemble che ha fondato nel 1990 e si completa e arricchisce con la didattica. Dal 2007, infatti, è professore all’Universität Mozarteum Salzburg.

Enrico Bronzi non è solo un attivissimo musicista, ma anche un divulgatore in ambito musicale. La sua capacità di trasmettere in modo semplice (ma non banale) l’amore e la comprensione della musica è l’elemento che lo contraddistingue, con l’obiettivo di dare a un pubblico sempre più ampio strumenti per favorire un ascolto consapevole della musica e favorire una crescita culturale.

Questa sua vocazione la trasporta anche nei Festival dei quali è direttore artistico: il Festival internazionale di musica di Portogruaro, che ogni anno porta grandi artisti della musica classica nella piccola cittadina veneta, la storica e prestigiosa Società dei Concerti di Trieste, il Festival musicale internazionale Nei Suoni dei Luoghi, che promuove annualmente nuove generazioni di musicisti. Enrico Bronzi suona un violoncello Vincenzo Panormo del 1775.

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